
PROGRAMMA
892a FIERA DI SAN SIMONE - Montecchio Emilia, 29, 30 e 31 ottobre 2022
Torna la tradizionale Fiera di San Simone di Montecchio Emilia, giunta all’892° edizione, che si svolgerà nelle giornate di sabato 29, domenica 30 ottobre e lunedì 31 ottobre: tre giorni in cui tutto il centro storico della città sarà pervaso dall’atmosfera unica di questo grande evento, ormai tra gli appuntamenti imperdibili del calendario autunnale per migliaia di reggiani e parmigiani.
PROGRAMMA DELLA FIERA
| ANTICIPAZIONE |
Domenica 23
dalle ore 8 alle 18
Piazza della Repubblica e Piazzale del Mercato Nuovo
Mercatino di Antiquariato “Robi Veci”
120 bancarelle di qualità, a cura dell’associazione “La Vecchia Montecchio”
FIERA DI SAN SIMONE
Sabato 29 ottobre
ore 10
Castello Medievale - Cortile interno
• INAUGURAZIONE UFFICALE CON SALUTO DEL SINDACO FAUSTO TORELLI E DELLE AUTORITÀ
• SALUTO DEI RAPPRESENTANTI DEI “MONTECCHIO D’ITALIA”
A seguire:
CONFERIMENTO DEI RICONOSCIMENTI “MONTECCHIO AD ARTE” ANNI 2020 E 2021
Presenta Franco Boni
SANSIMONATA 2022
Proclamazione d’apertura della 892a edizione della Fiera di San Simone
di Luigi Pecchini - a cura dell’Associazione “Sipario Aperto”
PARTENZA DEL CORTEO INAUGURALE DELLA FIERA, CON MUSICI E SBANDIERATORI
Da sabato 29 a
lunedì 27 novembre
Castello medievale
Esposizione delle opere di Eleonora Monguzzi
Vincitrice della sezione Premi speciali Premio ArteLaguna, “Residenza d’arte studi Michelangelo e Omar Galliani”
Da sabato 29 a lunedì 31
Tutto il paese
Oltre 300 bancarelle animeranno la Fiera di San Simone
Da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre
Piazzale Mercato Nuovo e via F.lli Cervi
Luna Park: Tradizionali giostre per bambini
Sabato 29 e domenica 30
Via J. Zannoni, Via 1° Maggio e Piazzale Cavour
Mercato contadino
Via J. Del Rio
Stand Associazioni di volontariato e promozione sociale
Domenica 30
ore 10
Partenza dal Santuario della Beata Vergine dell’Olmo
Rievocazione dell’esposizione del primo Tricolore Repubblica Cispadana anno 1796 - Sfilata in costume a cura della Guardia Civica Reggiana 1796
A cura della Pro Loco Montecchio Emilia
Da sabato 29 e lunedì 31
Castello Medievale aperto
Visite libere: dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
Visite guidate: alle ore 15.00, 16.30, 18.00
Sabato 5 novembre
ore 16.30
Castello Medievale
Conferenza della prof.ssa Maria Bernabò Brea
(Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria) In occasione del 10° anniversario del ritrovamento della “Tazza d’oro di Montecchio Emilia” - A cura del Gruppo Storico Archeologico Val d’Enza.
La Fiera di San Simone vedrà presenti circa 300 bancarelle del mercato tradizionale, a cui si aggiungeranno le bancarelle del mercato contadino, e gli stand delle associazioni culturali e di volontariato del territorio. Non potrà mancare, per la gioia di tutti i bambini e ragazzi, il colorato e gioioso Luna Park, che sarà in attività dal pomeriggio di venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre.
MONTECCHIO EMILIA: IL CASTELLO MEDIOEVALE
Il suo impianto originario è ascrivibile almeno al secolo XI, come si può dedurre da un documento autografo, datato 1114, della Contessa Matilde di Canossa. Sul luogo, però, dovevano preesistere insediamenti più antichi, attestati da numerosi ritrovamenti altomedievali (tra cui il sepolcreto) e da altri rinvenimenti di epoca barbarica e romana.
La sua posizione strategica, nel medio corso della valle dell’Enza, gli ha attribuito un ruolo di avvistamento e di primo baluardo nel contesto del sistema difensivo preappenninico, posto in atto dai Canossa. Nel secolo XIII fu oggetto di aspre contese tra Vescovi e il Comune di Parma.
Fu più volte assediato ed espugnato, prima da Azzo d’Este (1296), poi da Gilberto da Correggio. Fu quindi soggetto al dominio dei Visconti; subì il dominio di Alberigo da Barbiano (1392-1402), di Ottobono Terzi (1403-1409) e di Muzio Attendolo Sforza (1411-1420). Nel 1246 ritornò agli Estensi che, dal secolo successivo vi costituirono un loro feudo privilegiato.
Dal 1482 al 1486 fu occupato da Guido Torelli che fortificò la Rocca. Montecchio, elevato a marchesato nel 1562, seguì poi le sorti del Ducato Estense, salvo brevi periodi fino alla fine del 1700 (avvento della repubblica reggiana) e poi fino alla Costituzione del Regno d’Italia.
L’attuale struttura del castello risale al tardo medioevo.
L’edificazione proseguì con successivi interventi fino al XVI secolo per volere degli Estensi e in partcolare del principe Luigi D’Este. che qui ebbe residenza dal 1638.
Il castello fu a lungo occupato dai Vicedomini che rivestirono funzioni vicarie prima dei Vescovi di Parma e poi degli estensi. Dopo la morte del Duca Alfonso II (1598), Montecchio diede continuità alla casata estense attraverso il ramo cadetto degli “Estensi da Montecchio”.
Il Castello di Montecchio Emilia aveva un primo fossato di difesa e le Fosse della Rocchetta correvano tutt’intorno al perimetro della Rocca. Furono chiuse nel 1649 su ordine del principe Luigi d’Este. Entrando dal portone principale si accede al “Cortile della Rocchetta”: in origine a cielo aperto, venne coperto e adibito ad ambiente per attività sociali nel dopoguerra.
Una scala, ora riaperta, lo collega ai sotterranei. Tra le sale al piano terra, si segnala la sala del Bargello. Nel XVII sec. questa sala unitamente ai locali soprastanti, era a disposizione del bargello, il comandante delle guardie. Successivamente fu utilizzata dal principe Luigi d’Este. La sala conservava un artistico camino (ora depositato ai Civici Musei (Reggio Emilia) riportante lo stemma dei Visconti.